Progetti ed esempi
di Economia Circolare
Esempi di economia circolare
Colta l’urgenza di un cambiamento, diverse sono le aziende all’avanguardia che hanno abbracciato con determinazione i principi dell’economia circolare e che tuttora guidano l’innovazione verso soluzioni commerciali più sostenibili.
Di seguito sono presentate alcune delle principali compagnie che stanno guidando questa rivoluzione circolare con esempi di economia circolare in diversi ambiti.
Moda e fashion
- ORANGE FIBER
Dal succo di arancia, vengono ricavati tessuti. Non è magia: si tratta dell’esclusiva tecnologia coniata da Orange Fiber che permette di creare filati circolari dagli scarti degli agrumi italiani. Sapevate che “il pastazzo”, ovvero ciò che resta dopo la produzione del succo di agrumi, rappresenta il 60% del peso del frutto fresco? Tramite i loro processi e la loro filiera trasparente, Orange Fiber recupera questo scarto dell’industria alimentare e lo trasforma in tessuti perfetti per i brand e i designer che hanno davvero a cuore la sostenibilità.
- CANDIANI
Un jeans fatto su misura, pensato per adattarsi a ogni forma del corpo, creati per esprimere l’originalità di ognuno di noi. Per rispondere all’impatto ambientale dell’industria della moda, e della produzione di jeans, Candiani regala un’esperienza unica nel cuore di Milano offrendo un servizio di alta qualità e sostenibile. I loro jeans sono realizzati usando componenti prodotti in Italia in un raggio di 238 km, materiali biodegradabili e compostabili, privi di sostanze tossiche, per consentire soluzioni virtuose a fine vita.
- INFINITED FIBER
La circolarità tessile diventerà una realtà quotidiana con Infinited Fiber. Il loro obiettivo è far indossare vestiti che siano stati realizzati in armonia con la natura. Ad oggi, lavorano per costruire la prima fabbrica circolare di fibre Infinna™ che entrerà in commercio nel 2026. La fabbrica avrà una capacità produttiva di 30 mila tonnellate all’anno di questa particolare fibra, equivalente alla produzione di 100 milioni di magliette di fibra classica. La fibra Infinna™ ricorda il cotone vergine ma nasce dai rifiuti tessili ed è completamente naturale e circolare.
Food and beverage
- NOVAMONT
Attraverso lo sviluppo di bioplastiche e bioprodotti da fonti rinnovabili, Novamont contribuisce alla tutela e al ripristino degli ecosistemi. Il rifiuto organico, altrimenti abbandonato nelle discariche, è trasformato in bioplastica compostabile che può essere applicato in diversi settori: per esempio, nell’imballaggio delle colture destinate al mercato, nei supermercati come sacchetti o guanti del reparto ortofrutta. Dopo il suo utilizzo, può essere smaltito nella raccolta dell’umido, avviato al riciclo e diventare poi fertile compost.
- CAVIRO EXTRA
Dalla lavorazione dell’uva possono nascere ottime cose, e no, non si parla solo di vino! Caviro Extra abbraccia i principi della circolarità valorizzando i sottoprodotti delle filiere agroindustriali italiane. Ogni anno raccoglie circa 624 mila tonnellate di scarti produttivi, traducendoli in semilavorati e materia prima per aziende agronomiche, industriali, farmaceutiche e alimentari. Si parla anche di produzione di energia da fonti rinnovabili, come il bioetanolo ottenuto dai sottoprodotti della filiera vitivinicola. Altro esempio, dalla vinaccia rossa è possibile ottenere un’alternativa naturale al colorante per bevande e prodotti alimentari: il tuo gelato potrà essere completamente vegetale!
- RECUP
Dare nuovo valore al cibo è facile con Recup: un’associazione impegnata a contrastare lo spreco alimentare, la crisi climatica e l’esclusione sociale attraverso la partecipazione attiva di tutta la comunità. I loro progetti incentivano cittadini e aziende a dare una seconda opportunità al cibo invenduto grazie ai mercati, a tirare fuori la creatività dei bambini in laboratori legati all’educazione alimentare e all’economia circolare, ad esempio imparando a creare colori naturali provenienti da scarti di frutta e verdura.
Technology and innovation
- TERRACYCLE
Riciclare l’irriciclabile. Come? Con TerraCycle! La startup americana nata nel 2001 con la missione di “eliminare l’idea di rifiuto”, crea soluzioni innovative nel riciclaggio, nel contenuto riciclato e nel riutilizzo. TerraCycle si distingue nel mondo del riciclaggio, occupandosi di rifiuti che i centri locali di riciclaggio domestico solitamente non accettano. Ciò è possibile grazie alla collaborazione con brand, rivenditori e altre parti interessate che vogliono finanziare il processo di riciclaggio.
- CIRCULARISE
E’ possibile utilizzare la blockchain per la tracciabilità della filiera e la circolarità? Sì, con Circularise è possibile facilitare lo scambio di dati tra fornitori e clienti sulla provenienza, fabbricazione, composizione dei prodotti, le emissioni generate dall’attività e molto altro. Grazie alla loro tecnologia i dati sensibili possono essere scambiati senza rischi di privacy o confidenzialità, infatti, Circularise non memorizza le informazioni ma funziona come passaporto digitale. Il loro obiettivo è molto semplice: promuovere il modello circolare a livello mondiale a partire dallo scambio delle informazioni.
- GREY PARROT
Fondata nel 2019 con l’obiettivo di sfruttare l’intelligenza artificiale per trasformare la percezione dei rifiuti, considerandoli non più come semplici scarti, ma come risorse preziose da valorizzare. Fornendo dati sulla composizione del rifiuto in tempo reale, riconoscendo il prodotto, il materiale ed il marchio, Grey Parrot consente di affrontare la crescente crisi dei rifiuti e aumentare il tasso di riciclaggio digitalizzando il settore della gestione dei rifiuti.
- RELEARN
Monitorare e misurare i rifiuti è possibile con ReLearn, un’azienda innovativa che grazie al sensore NANDO fornisce dati sulla quantità e qualità di ogni tipologia di rifiuto, incluso il tasso di riciclo. Questo dispositivo, facilmente installabile in qualsiasi contenitore della spazzatura, consente alle aziende e istituzioni di sensibilizzare i dipendenti verso uno stile di vita più ecosostenibile e di migliorare la gestione aziendale dei rifiuti.
Edilizia
- MOGU
Dalla combinazione del micelio, stadio vegetativo dei funghi, con altri scarti agroindustriali è possibile ottenere biomateriali. Dalla loro lavorazione si possono realizzare prodotti applicabili a diversi settori: packaging, automotive, tessile e pellame. Mogu si impegna a gestire i propri processi produttivi usando materiali di scarso valore, che non trovano altra valida applicazione nel settore, restituendo loro un nuovo valore: PLUMA è la collezione di pannelli, 100% circolari e di origine biologica, progettati per il rivestimento di pareti d’interni.
- BIOHM
Il futuro è circolare e biomimetico con Biohm. Ispirato alla natura, crea soluzioni architettoniche e costruttive in armonia con le esigenze ambientali, economiche e umane. I loro progetti sono realizzati con materiali a base biologica: ad esempio isolante proveniente dal micelio, mobili interni o paralumi dal rifiuto organico come arance, erba tagliata e caffè. L’innovazione e la creatività contribuiscono, quindi, a sviluppare progetti edili che minimizzano gli sprechi e massimizzando l’efficienza delle risorse promuovendo un futuro sostenibile.
- STONE CYCLING
Dalla consapevolezza dell’impatto ambientale del settore delle costruzioni, contribuendo alla produzione di rifiuti e all’emissione di carbonio a livello globale, nasce il desiderio di rendere l’edilizia sostenibile: grazie al riutilizzo di rifiuti di materiali da costruzione e allo studio degli ecosistemi, Stone Cycling offre alternative virtuose per la produzione di mattoni, facciate e cemento. Alcuni esempi? Le facciate del Sands End Arts & Community Centre di Londra, consentendo il riciclo di 28.000 kg di rifiuti da discarica; i mattoni degli uffici della società olandese Adyen ad Amsterdam, riciclando 77.250 kg di rifiuti.
Packaging and plastic
- MOVOPACK
Addio alla plastica monouso: l’economia circolare come strumento per produrre packaging riutilizzabile. E’ questa la sfida di Movopack, la startup che offre alle aziende e-commerce e consumatori una soluzione alternativa, sostenibile e circolare. Movo non è destinato a diventare un rifiuto, chiunque può decidere, per diverse ragioni, di restituire la busta o la scatola ricevuta e dargli una nuova vita: basta solo imbucare Movo in qualsiasi cassetta postale, e da qualsiasi parte del mondo.
- REMAT
Lo scarto di poliuretano, derivante dalle lavorazioni industriali, dal settore dell’automotive e dell’arredamento, può essere salvato dalle discariche e trasformato in materassi ecologici grazie alla startup ReMat, parte del gruppo IrenUp. In altre parole, i vecchi sedili della tua autovettura possono diventare imbottiture per veicoli, termoisolanti o semilavorati per materassi, e tanto altro ancora!
- CIRPLUS
Se sei un’azienda o un fornitore in cerca di un mercato globale di materiale riciclato e di rifiuti di plastica, oppure sei semplicemente interessato alla circolarità, Cirplus ne permette l’acquisto e la vendita online in modo sicuro, tracciabile ed economicamente vantaggioso.
Cosmetics
- NASTE
“Sostenibili fino ai capelli”. Dallo scarto agroalimentare di mele e nocciole alla formulazione di prodotti per la pelle e per i capelli. Non solo cura nella scelta del materiale, Naste si impegna a ridurre il proprio impatto ambientale anche nella produzione, scegliendo fonti di energia sostenibile e sistemi di recupero dell’acqua di lavorazione, e nel packaging, usando materiali riciclati e riciclabili. Il loro impegno non si ferma all’ambiente, anche il tessuto sociale assume valore con la collaborazione con cooperative sociali del territorio, generando occupazione ed impatti positivi per le categorie di individui svantaggiati e affette da disabilità.
- BIOCASTANEA
Dalla ricerca sulla bioeconomia circolare alla produzione di bio-cosmetici con gli scarti biologici. Nata dalla ricerca universitaria, Biocastanea è linea di cosmetici ecologici e bio certificati a base di estratto di riccio di castagna certificati IGP del Monte Amiata. La particolarità di questo prodotto è data dai benefici ottenuti dall’estrazione del riccio, infatti non si parla di cosmetici ma di cosmeceutici, ovvero cosmetici bioattivi come i prodotti farmaceutici.
- UPCIRCLE
L’impegno nell’usare ingredienti recuperati e riciclati, contribuendo a ridurre gli sprechi e a promuovere l’economia circolare, sono caratteristiche dell’azienda cosmetica UpCircle, dal 2022 anche certificata B Corp. Principalmente i loro ingredienti provengono dagli scarti dell’industria alimentare: fondi di caffè, succhi di mirtillo, semi dei datteri, acque residue della frutta. Il loro impegno è rivolto anche al packaging, al 99% privo di plastica, sono offerti servizi di ricarica per incoraggiare anche i clienti al riciclo e riutilizzo.
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