La Strategia di Esselunga per la Sostenibilità
Antonio Vaccari, Head of Health, Safety and Environment di Esselunga, è stato nostro ospite durante il nostro evento Re-think Circular Economy Forum. Esselunga è una consolidata azienda alimentare italiana, che opera come rivenditore e produttore. I concetti di sostenibilità ed economia circolare sono intrinseci nel modello di business di Esselunga. Infatti, l’azienda ha collaborato con Tondo anche in occasione del nostro hackathon Hacking the City, chiedendo a giovani studenti e neolaureati di sviluppare nuovi modi per rendere le nostre città più circolari.
La strategia di sostenibilità di Esselunga si basa su 5 pilastri: clienti, dipendenti, fornitori, ambiente e comunità. Gli obiettivi principali di tale strategia sono la minimizzazione delle emissioni di Co2, l’imballaggio sostenibile e la riduzione dei rifiuti. Uno degli esempi più importanti di questo impegno è il fatto che negli ultimi 20 anni, Esselunga ha eliminato gli imballaggi secondari utilizzando 2 milioni di casse riutilizzabili e lavabili nei propri circuiti interni.
Ripensare l’imballaggio
In occasione dell’evento Re-think, Antonio Vaccari ha spiegato al pubblico quale è il delicato equilibrio tra packaging sostenibile e qualità del cibo e come Esselunga lo gestisce nelle scelte quotidiane. La strategia di packaging sostenibile dell’azienda mira soprattutto a ridurre, riciclare e sostituire la plastica mista ad altri materiali e a diminuire l’uso di imballaggi eccessivi. Allo stesso tempo, Esselunga vuole garantire la qualità dei suoi prodotti dal punto di vista della sicurezza alimentare. Così facendo, assicura un’adeguata durata di conservazione dei suoi prodotti e riducendo così i potenziali sprechi. Entro il 2025, l’azienda vuole garantire che il 100% degli imballaggi dei prodotti Esselunga siano realizzati con materiali compostabili, riciclabili o riciclati.
Esselunga persegue questo obiettivo coinvolgendo i suoi fornitori e i suoi consumatori, utilizzando un approccio scientifico, supportato anche dal metodo Life Cycle Assessment (LCA). Esselunga valuta ogni giorno l’impatto delle sue scelte di packaging attraverso indicatori come il consumo di plastica e acqua, le emissioni di CO2 e la circolarità.
Con il progetto Esselunga FeVBio: obiettivo ZeroPlastica, lanciato nel 2017, l’azienda si impegna a sostituire il packaging e le etichette dei prodotti freschi della Linea Esselunga BIO con materiali compostabili. Così diminuisce l’attuale immissione sul mercato di circa 137 tonnellate di plastica ogni anno e facilitando la fase di riciclo per il consumatore. Il restyling del packaging è stato esteso anche ad altre linee di prodotti, come le uova di Esselunga, adottando un imballaggio in polpa di legno, interamente riciclabile.
Un altro esempio di re-design innovativo del packaging è il progetto per il Latte Fresco BIO. Questo è un buon esempio degli sforzi di Esselunga per rendere i consumatori più consapevoli dei prodotti che acquistano. Sul fronte del cartone del latte si trovano informazioni dettagliate sulle scelte di imballaggio. Attraverso un codice QR, è anche possibile capire i metodi applicati. Questa azione ha portato alla riduzione di ulteriori 20 tonnellate di plastica nel 2019.
Un altro progetto con un impatto significativo sulla riduzione della plastica è il lavoro fatto su tutte le bottiglie d’acqua a marchio privato vendute da Esselunga. Queste sono state sostituite con nuove bottiglie trasparenti realizzate con il 50% di plastica riciclata. Con questa azione Esselunga riduce la quantità di PET vergine immesso sul mercato di 1.000 tonnellate ogni anno. Esselunga ha anche fornito alcuni dei suoi negozi con dei compattatori ecologici per incoraggiare la raccolta dei rifiuti. Più di 525.000 bottiglie, equivalenti a 12 tonnellate di plastica, sono state raccolte dalla fine del 2019.
Un altro progetto, unico in Italia, è stato sviluppato in partnership con Fater, azienda nota soprattutto per il marchio Pampers. Questo progetto, partito all’inizio del 2020, prevede la raccolta e il recupero dei pannolini, attraverso Fater Smart. Questo ha sviluppato il primo processo al mondo per il riciclo dei prodotti assorbenti igienici usati. Attraverso questo processo, i pannolini usati possono essere ritrasformati in materiali come cellulosa e plastica, che possono essere usate per realizzare libri per bambini e giocattoli. Esselunga e Pampers hanno invitato la città di Verona a raccogliere i pannolini usati utilizzando una App e appositi bidoni nei negozi Esselunga.
Esselunga porta i pannolini in un innovativo impianto di riciclaggio dove la cellulosa è stata trasformata in carta. Solo nel primo mese ha raccolto 250.000 pannolini e ha stampato 5.000 libri, consegnandoli alle famiglie che hanno contribuito alla raccolta. A novembre, poi, hanno inaugurato un nuovo parco giochi a Verona. Con questo progetto, dall’inizio del 2020, hanno raccolto più di 85.000 kg di pannolini, evitando l’emissione di 35.000 kg di Co2.
Lotta allo spreco alimentare
Esselunga verifica anche l’impatto ambientale dei suoi negozi fisici e degli stabilimenti di produzione. Nei negozi è possibile contenere la maggior parte degli sprechi attraverso una pianificazione puntuale ed efficace degli ordini, grazie ad una profonda conoscenza delle abitudini di acquisto dei clienti. Negli stabilimenti di produzione è possibile contenere il surplus che rappresenta un potenziale spreco attraverso un’efficace pianificazione dei processi industriali e la valorizzazione di tutti gli ingredienti e delle materie prime.
Le eccedenze alimentari, come il cibo invenduto, i resi e gli scarti di cibo, possono essere donati, utilizzati come mangime per animali o riutilizzati per produrre energia. Esselunga ha anche una partnership attiva e consolidata con il Banco Alimentare: Esselunga dona le sue eccedenze alle persone bisognose in modo sistematico e sicuro. Nel 2019 Esselunga ha donato più di 1.700 tonnellate di cibo, il 42% in più rispetto all’anno precedente, e l’equivalente di 3,4 milioni di pasti.
Infine, Super Foodies è un progetto educativo che ha coinvolto 2.549 bambini attraverso più di 200 laboratori didattici. Attraverso questi laboratori, l’azienda ha aumentato la consapevolezza sulla corretta alimentazione. Inoltre, ha fornito informazioni accurate sulla conservazione del cibo, al fine di promuovere un consumo responsabile e ridurre lo spreco alimentare.
Nell’ambito della riduzione dei rifiuti alimentari, Esselunga crede che anche i consumatori possano contribuire attivamente. Così, attraverso il suo sito web, Esselunga fornisce una guida dalle scelte alimentari e di acquisto consapevole al riciclaggio.
Dalla riprogettazione del suo approccio al packaging, alla riorganizzazione dei suoi impianti di produzione, alla lotta allo spreco alimentare aiutando i bisognosi, Esselunga ha quindi messo in atto una vasta gamma di strategie per diventare più sostenibile e seguire i principi dell’Economia Circolare.
Per saperne di più consulta il nostro report su Re-think Milano 2020 o guarda il video integrale dell’intervento di Antonio Vaccari qui: