Mobilità sostenibile

Mobilità sostenibile a Re-think

All’ultimo evento Re-think tenutosi a Taranto, uno dei temi trattati durante le tre giornate è stato quello della mobilità sostenibile, tema importante in quanto ripensare le infrastrutture e il modo di muoversi in un’ottica più sostenibile risulta centrale per innovare le diverse forme di trasporto per un uso più efficiente, facendo attenzione alle risorse come i biocarburanti, l’idrogeno e il biometano; e per orientarsi verso la riduzione dei rischi di inquinamento, la salvaguardia della salute e degli spazi pubblici.


Eni e la mobilità Sostenibile

Emanuele Memmola, T&TS – Sustainable Mobility in Eni, ha illustrato durante il suo intervento ciò che Eni sta facendo nel mondo della mobilità sostenibile. Oggi ci troviamo in un momento di emergenza climatica senza precedenti, ha affermato Memmola, e quindi o ci si attiva introducendo azioni di mitigazione, o la temperatura del globo continuerà a crescere.


Il dato che ha presentato il Rapporto delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico dice che dall’era preindustriale al 2021, la temperatura è salita di 1° Celsius e se associamo a questo grado l’inquinamento globale, il suo valore è arrivato ad a circa 416 parti per milione in atmosfera di CO2; le previsioni non sono ottimistiche. Se non si attivano tempestivamente delle misure per abbassare le temperature, alla fine del 2100 la temperatura del pianeta terra si alzerà di 2,7° Celsius, ben lontano dall’1,5° Celsius previsti nell’accordo di Parigi. Nonostante sia evidente l’approvvigionamento di fonti sempre più rinnovabili, c’è una richiesta di energia sempre crescente, soprattutto nei paesi in via di sviluppo dove il mix dei combustibili è più sbilanciato verso le fonti fossili che verso le rinnovabili.


De-carbonizzazione

Inoltre, la popolazione mondiale è in continua crescita. Questo ha portato, negli ultimi trent’anni, a seguito degli effetti del cambiamento climatico ad un’emissione in atmosfera del 60% di CO2. I principali responsabili, naturalmente, sono l’industria energivora ed il mondo dei trasporti, in particolare in Europa. L’Italia conta ben 39 milioni di autoveicoli per il trasporto di merci e passeggeri, di queste il 50% ha un’anzianità superiore ai 15 anni e sono alimentate al 90% da gasolio e benzina, e solo un 10% da metano, GPL, macchine ibride e solo l’1% dall’elettrico; da qui si capisce che c’è bisogno di un cambiamento. In questo scenario, ENI ha deciso di de-carbonizzare sia i prodotti che immette in consumo, e sia i processi che li producono, attraverso tre direttrici principali:


  • La conversione e la trasformazione degli impianti tradizionali, producendo impianti con bio-produzioni;
  • L’approvvigionamento di fonti rinnovabili;
  • Fare affidamento alla neutralità tecnologica e non mettere in competizione le tecnologie ma farle collaborare al fine comune della de-carbonizzazione


Soluzioni di mobilità sostenibile

ENI vuole creare delle soluzioni ponte (quali i biocarburanti, il bio-Diesel, il bio-metano) verso soluzioni che non sono ancora mature come l’idrogeno e l’elettrico. Nonostante ciò, ENI ha deciso di convertire degli impianti tradizionali, come la Raffineria di Venezia che dal 2014 anziché essere alimentata da greggio è alimentata da scarti animali, scarti vegetali, oli esausti di frittura e produce biocarburanti. Oggi ENI vanta una capacità di raffinazione di 1,1 milioni di tonnellate, con un obiettivo sfidante di arrivare al 2030 con una capacità di bioraffinazione di 5 milioni.


Nell’ambito del trasporto pesante, l’azienda ha acquisito 21 impianti di biogas per trasformarli in impianti che producono biometano e immettere in rete 55 milioni di metri cubi all’anno, con dei target anch’essi molto sfidanti. È stato prodotto a Taranto il primo biojet: la compagnia ITA ha fatto il primo volo, in Italia, con il bio carburante prodotto nella raffineria di Taranto.


ENI ha acquisito il secondo operatore elettrico in Italia, BeCharge, con l’idea di espandere la sua rete nelle stazioni di ricarica da 9 mila punti a 30 mila punti entro il 2025. Infine, anche per l’idrogeno sono state inaugurate a Mestre le prime due stazioni di idrogeno per la mobilità pesante e leggera. Tutta questa trasformazione viene fatta da ENI con l’intento di preservare le donne e gli uomini che lavorano in questi siti, nell’ottica di una transizione giusta e inclusiva, che rispetti i territori che la ospitano e gli operatori che vi lavorano. Ecco perché in Eni la definiscono la Just Trasition.


Se volete leggere l’intero report di Re-think Taranto qui il link per scaricarlo.


Francesco Castellano

Francesco Castellano ha conseguito un Master in Business Administration, e ha maturato un'esperienza quasi ventennale nel campo della ricerca, della finanza, della consulenza e del business management. In questo periodo è stato impegnato in diversi tipi di progetti come consulente presso Bain & Company, ha lanciato le attività di Uber a Torino e ha lavorato nel dipartimento FP&A di General E... Continua a leggere

Francesco Castellano ha conseguito un Master in Business Administration, e ha maturato un'esperienza quasi ventennale nel campo della ricerca, della finanza, della consulenza e del business management. In questo periodo è stato impegnato in diversi tipi di progetti come consulente presso Bain & Company, ha lanciato le attività di Uber a Torino e ha lavorato nel dipartimento FP&A di General Electric.

Recentemente ha fondato Tondo, un gruppo di organizzazioni che si occupa di diffondere approcci e concetti di Economia Circolare, e di supportare le aziende nella transizione verso un futuro sostenibile e circolare. Francesco è anche l'ideatore e il coordinatore del Re-think Circular Economy Forum, un format di eventi organizzati in diverse città italiane per presentare le più importanti soluzioni di Economia Circolare.

Francesco è stato ospite di diverse università ed eventi, come l'Università Federico II, l'Università Bocconi, la LIUC - Università Cattaneo, l'Università di Pavia, l'Università di Padova, l'Università Cattolica, la IPE Business School, la 24ORE Business School, Campus Party, Torino Stratosferica, Visionary Days.

Francesco è appassionato di Economia Circolare, Innovazioni Cleantech, Venture Building e Imprenditorialità.